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al testo di Salvatore Armando Santoro
Un grillo sul mare
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Perché tra queste rocce stai a cantare, mossa non fo’ per ascoltare il trillo ma proprio in spiaggia qui vicino al mare la tua tana hai creato, oh sciocco grillo? Là quelle rocce resteran per poco sulla rena le hanno accatastate ma dopo finiranno in altro loco, tra i flutti saran tutte inabissate. E tu ci fai tranquillo la tua tana? E te ne stai a frinire allegramente? Io già lo so ma avrai una vita breve
e questo tuo trillare è cosa vana. Ma il grillo non lo sa, neppur mi sente, che se non scappa via poi l’acqua beve. Salvatore Armando Santoro (Boccheggiano 11.11.2019 – 22:12) - Sonetto - Nella mia foto: particolare delle rocce sul mare
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Lorenzo Tosco
- 03/04/2020 10:37:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Tosco » ]
Se non sono riuscito a far capire a Marina come deve essere un sonetto, figurarsi agli altri che ne sono ancora meno esperti. Lei non sè accorta, io però mi accorgo delle incongruenze e quindi dico a te, caro Armando, che nella tua poesia da te definita impropriamente sonetto, le prime due quartine non rimano fra loro come è legge ferrea del sonetto. Tu sei un esperto della rima e di questo genere poetico, quindi mi ha un po meravigliato questa tua ...confidenza. Eppure hai voluto in calce scrivere "sonetto", e non ce nera bisogno, ma sonetto non è. Potevi farne a meno, però hai voluto farlo, e qui deve esserci una ragione per un esperto del genere come tu sei. Attendo tua risposta. Comunque la poesia è vramente carina. Complimenti.
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Marina Pacifici
- 03/04/2020 10:18:00
[ leggi altri commenti di Marina Pacifici » ]
Molto musicale e armonioso questo sonetto. Ode alla caducità della vita del grillo. A rileggerti, ciao!
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